Anch’io mi chiamo G.
Recital di un fan di Giorgio Gaber
con Maurizio Murano, voce
Mariella Pandolfi, piano
Il 1970 segna la nascita del “Signor G”, personaggio attraverso il quale Giorgio Gaber si scaglia, in chiave farsesca contro l’ipocrisia e la falsità della società borghese, aprendo così la stagione del Teatro Canzone.
«Camminando di Notte nel centro di Milano semideserto e buio — racconta Maurizio Murano — e vedendomi venire incontro l’incauto avventore, ebbi un piccolo sobbalzo nella regione epigastrico duodenale, quando mi resi conto che quella sagoma che mi veniva incontro era proprio il Signor G. alle prese con le sue paure, le sue insicurezze, le sue contraddizioni, la sua apatia, la sua ironia e il suo sarcasmo che a distanza di oltre 40 anni mantengono quanto mai viva ed attuale la loro ragion d’essere».
Nasce così “Anch’io mi chiamo G – Recital di un fan di Giorgio Gaber”, che vede Maurizio Murano interpretare l’intramontabile personaggio creato da Gaber e Luporini.
“Barbera e Champagne”, “Il tic”, “La Nave”, “Quello che perde i pezzi”, “Io mi chiamo G”, “La Libertà”, “La Paura”, “Lo Shampoo”, sono solo alcune delle canzoni e dei monologhi, tratti dallo sterminato repertorio di Gaber, che verranno portati in scena. Questo spettacolo nasce come l’omaggio di un fan — attore e cantante — al teatro-canzone di Giorgio Gaber.