LEI, KURT WEILL

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La donna nelle musiche di Weill

con Patrizia Spinosi
e Antonio Ottaviano, piano
regia Mariano Bauduin

Nel vasto e variegato panorama musicale della prima metà del Novecento Kurt Weill occupa un posto del tutto particolare. Questa sua particolarità risiede nella capacità di assorbire le diverse correnti tematiche e stilistiche del tempo, senza peraltro consegnarsi a nessuna di esse.
Diremo di più: egli elabora una cifra tutta sua, una cifra inconfondibile, che ci permette di considerarlo quale indiscusso Maestro dell’Espressionismo, corrente estetica che trionfa in tutte le manifestazioni artistiche coeve, dalla scrittura alla pittura dal teatro al cinema.
I personaggi femminili cantanti da Kurt Weill hanno in comune il profondo riscatto e il desiderio rivoluzionario: usare la lotta per ribaltare il divario sociale, per abbattere le differenze di classe è ciò che identifica il loro agire. Seppure seducenti le donne weilliane cantano con il coltello nascosto in una mano e la pistola dentro la giarrettiera, ed è a loro che Patrizia Spinosi – sulle note del piano di Antonio Ottaviano – regalerà voce e anima con struggente passione.