PER DISGRAZIA RICEVUTA

dsc03697Per disgrazia ricevuta

adattamento dal testo di Manlio Santanelli
con Gea Martire

(sinossi in tre detti)
Forse il noto detto “Scherza coi fanti e lascia stare i santi” ha una motivazione ben precisa, almeno per quel che riguarda San Gennaro, che ormai non ci sta più con la testa, anche perché in vita gli venne mozzata.
Ne sa qualcosa la protagonista del testo Per disgrazia ricevuta – originariamente recitato da due donne, ma ridotto a monologo per il teatro d’appartamento ‒, la quale inoltra la sua domanda di grazia al suddetto, nella speranza di dare alla sua vita un assetto più tranquillo e invece…
Ma se vale anche l’altro detto “Mal comune mezzo gaudio”, la poverina è costretta a confrontare la propria nuova condizione con quella di un’altra devota (sempre lei), che forse ha ricevuto una grazia anche più scomoda della sua, e – ancora un altro detto – “deve fare di necessità virtù”.
(Manlio Santanelli)